Parrocchia di San Giuseppe Freinademetz Millan
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La chiesa parrocchiale di Millan
La chiesa parrocchiale di Millan
La chiesa parrocchiale di Millan

La Parrocchia di San Giuseppe Freinademetz, Millan

La chiesa, che oggi Vi accoglie, dedicata a S. Giuseppe Freinademetz, sacerdote missionario, è stata costruita nel 1984/85 su progetto dell’architetto Otmar Treffer di Brunico. Il parroco di allora, Don Michael Haspinger, in conseguenza della trasformazione urbanistica di Millan, aveva avvertito la necessità di costruire una nuova chiesa parrocchiale più centrale rispetto ai numerosi insediamenti sorti a valle. I lavori furono avviati il 2 aprile del 1984. La cerimonia della benedizione della prima pietra avvenne il 16 giugno per opera del vescovo mons. Giuseppe Gargitter. Lo stesso vescovo la consacrò il 19 ottobre del 1985, decimo anniversario della beatificazione del Santo  Patrono, l'unica ampia navata poligonale rivolta ad oriente verso il presbiterio, richiama la biblica “tenda di Dio in mezzo agli uomini. L’accesso è ai lati Sud e Nord. Sulla parete di fondo sono sistemate le 14 formelle in cotto della Via Crucis, completate da una composizione ugualmente in cotto, con il Risorto, tutte opere di Traudi Erckert di Bolzano. Il "triangolo” è il motivo costante dell'intera architettura: ripreso in molte opere dell'arredo, esso domina nelle falde del tetto e nelle nicchie che accolgono le statue lignee degli Apostoli, opera dei fratelli Wilhelm e Viktor Senoner ai Ortisei. Per rimarcare il legame di continuità storica e spirituale con l’antica chiesa parrocchiale, oggi Santuario di Maria am Sand, nella nuova chiesa furono sistemati a sinistra in alto, il prezioso crocifisso di Adam Baldauf (intorno al 1630) con la statua di Maria Addolorata, in stile "nazareno“, di Franz Sullmann (1878-1936); a destra, l’altare barocco dedicato a Sant’Anna. Commissionato nel 1645 da Simon von Parmetin, è opera ai Stephen Kessler (1645). Altre pregevoli opere artistiche ornano la chiesa. Nel presbiterio si trova l’altare maggiore (a forma di tavola cinese), la base su cui poggia il tabernacolo (che dà l’idea di due ciminiere), e l’ambone (che richiama la prua di una nave), opere in marmo di Carrara, sono state realizzate dalla ditta Bernardi di Bressanone. In bronzo sono il tabernacolo, sulle cui facce è riprodotta a sbalzo la scena della cena di Emmaus, e la lampada perpetua: opere di Martin Reiner di Bressanone. L’immagine venerata a S. Giuseppe Freinademetz, il sacerdote verbita missionario in Cina, è un dipinto ad olio di Gotthard Bonell di Trodena. Di straordinario effetto cromatico sono il volto e le mani, che offrono il dono prezioso del vangelo. Sulla sinistra della navata, in corrispondenza della cantoria, d’innalza l'organo, opera di Paolo Ciresa di Tesero (Val ai Fiemme-Trento).

Il fonte battesimale è opera di Friedrich Gurschler. La vasca, in porfido, è contornata da un fregio ornamentale che rappresenta, stilizzata, una fila di cicale, simbolo di immortalità nella cultura cinese. Il coperchio in rame sbalzato, presenta nei quattro quadranti, contornati dai fiumi del Paradiso, scene della creazione secondo il racconto della Genesi. Sovrasta il fonte battesimale una colomba lignea: lo Spirito Santo che genera la nuova vita nel sacramento del battesimo. Nella cappeIIa feriale, che si trova nel piano inferiore della grande navata assembleare, si possono ammirare due pregevoli opere lignee: la statua di San Giuseppe Freinademetz catechista, e la base deII’aItare con la scena ai Emmaus, opere ai Paul Mussner di Millan.

La chiesa parrocchiale di Millan
La chiesa parrocchiale di Millan
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La chiesa parrocchiale di Millan
La chiesa parrocchiale di Millan
La chiesa parrocchiale di Millan

L'antica chiesa di Millan, il Santuario di Maria Assunta

La prima costruzione deII’antica chiesa di Maria Assunta (Unsere Liebe Frau im Sand) a Millan risale agli anni intorno al 1300: essa è citata già in un documento del 18 giugno del 1305. Una seconda costruzione, di stile tardo-gotico, fu realizzata nella seconda metà del XV sec., molto probabilmente per opera delle numerose famiglie nobili residenti nei masi della zona, tributarie secondo sistema feudale, del capitolo del Duomo di Bressanone. Essa fu completata nel 1464 (com'è inciso nel culmine nell’arco trionfale). Dell’originario arredamento sono rimaste solo le due statue della Madonna: una sull’altare  maggiore, in posizione eretta mentre porge un frutto al Bambino Gesù (già esistente probabilmente nel 1464), e la seconda, ora nella nicchia della parete di sinistra, seduta col Bambino in grembo, che per la sua fattura viene attribuita ad Hans Klocker di Bressanone (1500 ca). Le pareti esterne mostrano ancora delle tracce di affreschi medievali. Su quella meridionale si riscontrano addirittura tre strati di pittura: segno evidente che quella parte di muro appartiene alla prima chiesa, quella cioè fatta costruire dal nobile Ebele (Albert von Platsch, e citata nel documento del 1305. Sulla facciata si vedono, da un lato, S. Cristoforo (1.500 ca.) nel cui riquadro si riconoscono Adamo ed Eva, e l’apostolo Andrea, dall’altra parte una deposizione con con Maria e San Giovanni, insieme a S. Sebastiano e S Rocco, venerati durante la peste (dal maestro Leonardo di Bressanone). Dagli affreschi rimasti, alcuni dei quali attribuiti a Jakob v. Seckau, presente nel Chiostro di Bressanone (1450 ca.) e dalle numerose lapidi tardo-medievali si può dedurre che ancora nella metà del Cinquecento il cimitero di Millan ospitava sepolcri importanti. Il nobile Simon v. Parmetin (+ 1673), ancora in vita fece erigere l’altare di sinistra; per testamento poi dispose che vi provvedesse anche per quello di destra. Sul primo, Michael Waldmann jr dipinse, nello stile di Rubens, l’immagine dell’assunzione di Maria; sul secondo furono raffigurate, secondo le disposizioni del Parmetin, le Sante Vergini. I due altari laterali in nero-oro, sono eccellenti esempi della seconda metà del XVII sec. Sul loro modello alla fine del Settecento fu costruito l’altare maggiore, dove al centro di una raggiera dorata, si staglia la statua miracolosa di Maria: ai lati deII’altare furono aggiunte poi le statue barocche dei vescovi S Ingenuino e S. Alboino. Nel 1766 il pittore Franz Zeiller ornò il presbiterio con degli  affreschi che rappresentano l’Assunta. Il suo discepolo Peter Denifle dipinse, sotto la volta della navata l’annunciazione, Maria che intercede per il popolo cristiano, e due scene della vita del profeta Isaia. Gli stucchi in rococò sono di Franz Singer. La scritta al centro dell’arco trionfale recita: ”Costruita nel 1464 in onore della Regina dei Cieli, fu rinnovata nel 1766”. La chiesa fu eretta a  parrocchia  nel 1891. Nel 1929 Millan   entrò  a far parte del comune di Bressanone.

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